Domani il Chieti ospiterà l’Atletico Ascoli. La squadra marchigiana di mister Simone Seccardini arriverà in Abruzzo senza Pompei e Nonni squalificati. Questa mattina Giovanni Ignoffo, allenatore dei neroverdi, ha presentato cosi la sfida dell’Angelini.
Sulle zero vittorie contro le squadre di alta classifica: “Noi ovviamente facciamo sempre di tutto per poterle vincere. Mi fa piacere che ci siano dei “mai” perché i mai nel calcio spesso vengono ribaltati. Io sono uno che crede tanto in quelli che sono i numeri e quindi per la legge dei grandi di numeri uno crede di poter fare sempre qualcosa di diverso“.
Sui marchigiani: “Sicuramente sarà una partita difficile contro una buona squadra che ha dei giocatori che abbiamo attenzionato minuziosamente. Quello che dico sempre ai miei giocatori è di guardare prima in casa nostra, quello che siamo e possiamo fare noi. Poi di conseguenza ci confrontiamo con quello che è l’avversario. L’obiettivo principale è fare del nostro meglio”.
Sulla concentrazione e l’approccio nel match contro la Civitanovese: “Secondo me non è stata una questione di approccio. Per tutti quanti trovare una difficoltà nell’immediatezza come l’abbiamo trovata al 1′ un po’ di scombussola quelli che sono i piani iniziali che hai fatto. Credo che siamo stati molto bravi a non andare oltre quello che abbiamo fatto in negativo nei primi 15-20 minuti iniziali e poi avere avuto quella reazione. Una reazione che deve essere la nostra costanza, ovvero lavorare per arrivare da subito nella partita nella maniera migliore e cercare di affrontarla col piglio giusto. E’ ovvio che poi l’episodio ti può condizionare l’andamento nervoso, non solo del risultato e della partita”.
Sull’Atletico Ascoli: “Ripeto, troviamo una squadra forte con dei buoni giocatori. Molti in questa rosa hanno disputato campionati di Serie C. Ci sono 5 giocatori che hanno fatto più di 20-30 partite in C. Quindi sicuramente non sono gli sprovveduti della situazione o comunque quella classica squadra che all’inizio fa boom e poi te la ritrovi nei bassifondi nel girone di ritorno. Va attenzionata con le maniere giuste e con le dovute misure e soprattutto cercare di guardare in casa nostra e fare il nostro meglio”.
Sulla sua squadra: “La squadra sta abbastanza bene, ha lavorato come siamo abituati a fare. Ci sono solo due ragazzi che hanno delle problematiche di infiammazione, ovvero Arioli e Di Matteo. Per il resto sono tutti convocabili, ovviamente a parte Vuthaj che non è ancora disponibile”.
Sul mercato di dicembre: “Io questo periodo lo odio perché credo che sia il più brutto per gli allenatori. Anche le voci e le situazioni sono momenti di distrazione per tutti. Anche all’interno dello spogliatoio noi stiamo cercando di essere, insieme alla società e al direttore, più accorti possibili e fare meno riferimenti a situazioni che riguardano i giocatori.
Questo comporta all’interno distrazioni, poi per chi è coinvolto in quello che è il movimento di mercato in entrata ed in uscita può essere deleterio durante gli allenamenti. Questo non deve accadere, i ragazzi devono avere la mente sgombra e lavorare con un solo pensiero che è quello del Chieti Calcio. Con la società e il direttore ci confrontiamo costantemente verso quella direzione e si farà sicuramente di tutto per rendere ancor più competitiva e completa su quelle che sono le scelte in tutti i reparti di questa squadra.
Va fatto qualcosina sugli Under perché siamo pochi, l’assenza di Di Matteo – anche se non ha mai giocato – nell’utilità della squadra è importante. Trovarsi con un solo 2006 in panchina è un rischio che non possiamo correre. Domani avremo Cordova e Giunchedi, quest’ultimo ragazzo Under che fa parte delle squadra sin dall’inizio. E’ stato utilizzato di più con la Juniores ma lo porteremo con noi domani per avere più soluzioni”.
Servalli o Mercorelli? Il dubbio in porta c’è. Questo comporta dubbi all’interno perché sapete benissimo che c’è l’obbligo degli Under e coinvolgerebbe un Over in più o in meno nei dieci che giocano. Chi sacrifico tra Della Quercia e Touré? Stiamo valutando un po’ tutte le soluzioni perché comunque l’Under lo possiamo schierare là, in mezzo abbiamo un 2006 e potremmo sacrificare l’attaccante perché abbiamo Didio. Possiamo fare anche altre valutazioni. Uno cerca di mettere sempre la migliore formazione possibile nei suoi componenti”.