Chieti, mister Ignoffo: “Mini-turnover? Non credo. Su Fall e Servalli…”

Domani alle ore 14:30 il Chieti ospita allo Stadio Angelini il Termoli. I neroverdi sono reduci da 3 pareggi consecutivi e contro i molisani l’obiettivo è quello di tornare al successo. I momenti salienti della conferenza stampa di mister Giovanni Ignoffo.

Sull’atteggiamento della squadra contro il Termoli: “L’atteggiamento deve essere quello di una squadra che ha lasciato a mezzo servizio la partita con il Teramo. Dobbiamo sicuramente partire da subito con il piglio giusto, sappiamo che incontriamo una squadra di categoria e questa e fatta di determinati giocatori e credo che il Termoli la incarni perfettamente. Di conseguenza dobbiamo essere bravi a cercare di commettere meno errori possibili, quelli che si commettono quasi sempre si sono rivelati situazioni importanti per gli avversari. E poi essere bravi nelle situazioni che andiamo a creare a concretizzarle, avere anche pazienza perché quando si gioca in casa si vuole fare tutto e subito e quello sarebbe esternamente un errore. L’atteggiamento e il piglio deve essere sin da subito importante ma ci vuole pazienza, giocare e trovare le situazioni giuste per poi cercare di fare la propria partita”.

Sulla gestione della squadra alla terza partita in una settimana: “Mini-turnover non credo più di tanto, alla fine cercherò di valutare bene le condizioni un po’ di tutti. Oggi con la seduta finale abbiamo visto chi è più o meno affaticato e quindi di conseguenza mi riservo questa sera o domani mattina di trovare quelli che sono i giocatori giusti per poter disputare una grande partita”.

Sul possibile riposo Fall e Didio dall’inizio: “In questa fase qui attenziono un po’ tutti, sto cercando anche di valutare quelle che sono le condizioni generali del gruppo e poi nell’insieme valutare il giocatore che dia più garanzie con determinate qualità”.

Andare in vantaggio e non riuscire a mantenerlo: “Dobbiamo cercare di essere più feroci nell’andarlo a difendere questo vantaggio, più cattivi e soprattutto più concentrati perché questo è un campionato che se riesci a superare soprattuto il primo tempo e a portarti nelle condizioni di vantaggio nella seconda parte poi si possono aprire altre situazioni che ti potrebbero permettere di chiudere la gara. Noi dobbiamo essere più bravi e maturi sotto questo aspetto perché questa è una categoria difficile e quando si va già in vantaggio al 50-60% devi portare a casa la partita, non devi farti rimontare soprattuto per una squadra come la nostra”.

Sulle critiche a Servalli: “Se vuole fare il portiere e ha sposato la causa di fare il calciatore credo che queste situazioni non possono fare altro che bene per la sua crescita. L’importante è avere l’atteggiamento giusto e saper reagire alle difficoltà perché come lo è cosi personalmente lo è per tutta la squadra. Ci sono momenti della stagione che una squadra è in difficoltà di risultati e prestazione e la reazione è quella che poi ti dà il vero valore di quello che hai in mano. Mi aspetto una reazione positiva alle critiche che sono arrivate e lavorare con serenità. Servalli come tutti i giocatori di questa squadra hanno la mia stima e la fiducia”.

Sui movimenti di Ceccarelli e le caratteristiche di Touré: “Quelle sono caratteristiche dei singoli giocatori, come il fatto di venir dentro e comunque dipende dall’avversario che affrontiamo. Spesso proviamo situazioni di movimento diversi da parte degli attaccanti e delle mezzali che lavorano in collaborazione con la catena. Mercoledì abbiamo lavorato su quello perché tra le linee ci poteva essere questa possibilità di far ricevere Ceccarelli e magari più inserimenti sulla corsia opposta da parte di Touré. Noi stiamo lavorando sotto tutti i punti di vista, è ovvio che poi subentrerà dopo un paio di partite ma già siamo molti vicini a quello che potrebbe essere la conoscenza assoluta dei compagni. C’è chi predilige ricevere la palla sui piedi o c’è chi lo predilige sullo spazio e quindi quello fa parte della conoscenza e dell’insieme di gruppo che man mano fa da step per conoscersi anche dentro la partita”.

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