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Chieti, Ignoffo: “Forgione è da valutare. Fare un risultato importante per entrare nella storia”

Domani in uno Stadio Angelini gremito va in scena il derby tra Chieti e Teramo. Questa mattina si è tenuta la consueta conferenza stampa di Giovanni Ignoffo. Ecco le parole dell’allenatore neroverde: “E’ uno degli appuntamenti più importanti in questa fase iniziale anche se noi abbiamo vissuto sempre alla giornata e ci si sono presentati importanti impegni con Ancona, Senigallia e cosi con le altre squadre. L’aspetto mentale della squadra è ottimo, i ragazzi hanno lavorato in maniera eccellente e mi auguro che domani rispecchiano un po’ quello che è stata la settimana di lavoro svolta. Qualche acciacco fisico lo abbiamo ancora, quello di Balic è un po’ più lungo mentre Oddo è in fase di recupero e credo che già dalla prossima contro la Fermana potrebbe essere utilizzabile, abbiamo lavorato in funzione di quella gara”.

Sulle condizioni di Forgione: “Dobbiamo ancora valutarlo. Ieri ha fatto un allenamento iniziale e poi si è fermato. Oggi ha svolto la seduta in maniera non del tutto regolare, tra stasera e domani mattina scioglieremo i dubbi. Rischio di schierare Donsah dal 1′ al posto del Capitano? In questo momento non ha una tenuta ottimale ma abbiamo anche altri ragazzi che per vicissitudini dovute agli under sono stati tenuti fuori. Mi riferisco a Belli o i giovani 2006 che possono dire la loro. Fino a quando noi abbiamo tutti disponibili ovviamente uno mette la formazione migliore. Quando c’è qualche defezione io ho piena fiducia nei ragazzi perché si stanno allenando con serietà e professionalità”.

Un analisi sul match di domenica scorsa: “Per quanto concerne la partita di domenica scorsa contro l’Isernia abbiamo concesso situazioni frutto di qualche errore individuale più che della manovra stessa degli avversari. Noi dobbiamo certamente eliminare al minimo quelli che sono i nostri errori individuali e che possono portare ovviamente ad azioni favorevoli agli avversari. Dobbiamo cercare di essere più bravi, cinici e cattivi”.

Venti anni dall’ultimo successo del Chieti contro il Teramo: “Per me è una novità, non ne abbiamo parlato in settimana. Questo dà ancor più importanza alla gara perché credo che siano delle situazioni che fanno parte della storia e fare un risultato importante ci permetterebbe di entrarci in maniera positiva”.

Turnover e Fermana: “Quando si fa un risultato positivo lo spirito è diverso e qualche acciacco lo superi velocemente. L’aspetto nervoso e mentale credo che siano l’ago della bilancia. Cercheremo di mettere in campo la miglior formazione”.

Più punti in trasferta che in casa: “Noi dobbiamo stare sereni e vivere le partite in casa e fuori nella stessa maniera. E’ ovvio che poi i numeri ti dicono chi sei ma secondo me per capirlo dobbiamo aspettare anche un po’ di tempo. E’ ancora prematuro per fare un bilancio. Noi dobbiamo continuare a lavorare per la crescita generale della squadra affinché si inverta questa rotta in casa e fare qualche risultato importante”.

Ballottaggio Servalli o Mercorelli in porta: “Al di là dei dubbi che ci sono c’è una situazione da attenzionare che è quella degli under anche se non sono uno che sta tanto a guardar questa situazione. Cercherò di mettere la squadra nelle condizioni migliori e quindi nella generalità delle scelte cercherò di fare la cosa migliore per la squadra in questo momento. I Derby fanno parte del gioco, li definisco il Natale della situazione. Stiamo lì un mese o venti giorni a prepararlo e in questo caso una settimana ma poi il giorno di Natale passa in fretta. Noi dobbiamo giocare questi 90 minuti come le altre partite e cercare di rendere positivamente quelle che sono le attese di un derby e trasformarle in energia positiva”.

Gli elementi per arrivare al successo: “Il calcio è comunque una materia difficilissima. Tutte le componenti che ruotano attorno alla squadra devono fare la propria parte e come lo è per noi lo è per le altre società. Al di là che Sambenedettese e L’Aquila hanno una struttura assemblata da anni a livello societario e noi no. Ma la nostra società ci sta mettendo pian piano di averla quel tipo di struttura. Ci sono persone arrivare da un mese e che stanno facendo salti mortali affinché tutto questo avvenga.
Mentre per quanto riguarda l’aspetto tecnico-tattico trovare quella identità a me non mi spaventa.

La cosa che farebbe piacere vedere è la serenità dei ragazzi ma soprattuto la loro condizione generale affinché venga raggiunto quel top di condizione per tutti. Vorrei avere tutti quanti nelle condizioni di stare al meglio del proprio target fisico proprio perché questo mi farebbe capire in buona sostanza la qualità generale della squadra. Anche se abbiamo un’identità tecnico-tattica adesso io non posso dire che siamo al top perché fino a quando ci sono 3-4 giocatori che non stanno al massimo, 2-3 infortunati non lo è ma queste problematiche le affrontano tutte le squadre”.

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