L’Aquila ha presentato oggi il nuovo mister, Giovanni Pagliari, insieme al presidente Mario Russo.
Il presidente Russo ha dato avvio alla conferenza stampa descrivendo il nuovo tecnico con queste parole: “Penso che la professionalità del mister ed il suo curriculum non abbiano bisogno di presentazioni. Il suo arrivo è l’ennesima dimostrazione che, anche rispetto a qualche difficoltà, questa società ha voglia di fare le cose per bene ed in grande. Riteniamo di aver preso il meglio in circolazione, un mister vincente: il suo curriculum parla di diverse vittorie in campionato, non ultimo quello con la Recanatese in Serie D”.
Significative le prime parole proprio di Pagliari: “Sono molto felice ed emozionato. Intanto voglio dare un saluto a Roberto Cappellacci, l’anno scorso ha fatto un gran lavoro ed è giusto che io lo saluti. Lui ha fatto le sue scelte ma gli deve venire riconosciuto quanto fatto l’anno scorso. Ringrazio il presidente e la società che mi hanno voluto fortemente, ringrazio poi la città dell’Aquila perché l’affetto visto in questi 15 giorni mi ha commosso ed emozionato. Mi auguro di essere all’altezza come la prima volta: qualche anno è passato ma l’entusiasmo e la voglia ci sono, forse è anche cresciuta l’esperienza. Mi auguro di essere all’altezza. Si parla di vincere ma vincere è difficile, soprattutto in Serie D in un campionato terribile in cui vince una sola. Faremo comunque di tutto e non lasceremo nulla di intentato per cercare di ri-esultare come qualche anno fa”.
Sull’assenza di un direttore sportivo, il presidente ha spiegato: “Fino ad oggi abbiamo dimostrato di non voler lasciare nulla di intentato. Al momento non ci sono state le condizioni per inserire una figura tecnica che segua la squadra: le trattative sono state seguite dal sottoscritto con il precedente mister. Avevamo inserito Stefano Fedele come figura di raccordo con la squadra per le necessità organizzative. Posso rassicurare tutti: qualora ci rendessimo conto del bisogno di una figura di campo non ci tireremmo indietro… ma questo non vuol dire che da domattina cominceremo i casting per il direttore sportivo. Deve essere una ciliegina se effettivamente è necessaria“.
Pagliari sulla rosa: “Stiamo valutando i ragazzi. La squadra è incompleta perché c’era un allenatore che giocava in un altro modo, con il presidente stiamo lavorando e completeremo al più presto, certo in due o tre giorni non è facile dare valutazioni sui ragazzi ma l’esperienza per dare un giudizio c’è“. Sulla scelta dell’Aquila per la presenza della Recanatese nello stesso girone di Serie D: “Ha influito zero“.
Sulle speranze: “Ho il sogno di rivedere lo stadio pieno. All’ultima della mia altra esperienza furono 7mila. I sogni, se ci credi, ritornano. Se pensi alla scaramanzia ed alle altre cose non va bene”.
Sulle rivali: “Ci sono squadre che giocano bene al calcio: la Recanatese, la Sambenedettese, il mio amico Aldo a Senigallia. Anche andare a giocare a Fossombrone non sarà facile. Noi dobbiamo costruire un gruppo forte con valori veri, che si innamori della maglia: allora non temi nessuno. Se si è preoccupati degli avversari non si è nessuno”.
Sul mercato: “I giocatori? Li contatta il presidente, io non faccio il direttore sportivo. Vero che qui feci il 4-3-3 ma iniziai con il 4-4-2. A Recanati ho vinto lo scudetto con il 4-2-3-1, l’anno scorso ho fatto delle partite a 3. I moduli sono in base agli uomini che ho. Ora sto provando, in partenza, il 4-3-3 perché la squadra qui era stata costruita sul 3-4-3. Non è detto che poi durante l’anno non si possa cambiare, o meno. I nomi sul mercato? Ne vengono fuori tanti, bisogna vedere quelli che faremo io ed il presidente… saranno determinanti. Io non metto i soldi, decide la società. Non essendoci il direttore si è fatta questa scelta qui, io porto i nomi dei giocatori che possono fare al caso nostro ma poi decidono società e presidente”.
