Le difficoltà del Chieti (tra tutte quelle economiche) le abbiamo raccontate a più riprese, anche quando ai neroverdi venivano accostati allenatori e nuovi dirigenti. Il club del Patron Ettore Serra deve ancora saldare le pendenze a calciatori e staff tecnico. L’imprenditore piemontese può farlo entro le ore 18 di oggi anche se poi avrà tempo fino al 22 luglio per fare ricorso ed integrare ciò che manca.
Nell’ultima settimana qualcosa è stato fatto ma non è stato sufficiente. Non tutti i tesserati hanno accettato la rateizzazione delle parti mancanti dei rimborsi, questo anche a causa del silenzio assordante e della poca presenza dell’intero staff dirigenziale. Probabilmente il tentativo di trovare degli accordi con i calciatori doveva essere fatto molto prima e adesso è una corsa contro il tempo.
Quando si è insediata la nuova dirigenza piemontese le premesse erano ben altre. Il Patron Ettore Serra e il Direttore Demetrio Sartiano hanno sempre dichiarato come obiettivo principale il ritorno nei professionisti entro i 3 anni. Oggi 12 luglio 2024 (all’inizio del terzo anno) il dato di fatto è che il Chieti rischia addirittura di non iscriversi al prossimo campionato di Serie D. Gli errori commessi nell’arco dell’ultima stagione sono stati tanti, cosi come gli eventi che non hanno permesse alla squadra e chi è subentrato a Mauro Chianese di poter lavorare con tranquillità.
Per quanto concerne il campo il vero responsabile del fallimento tecnico ha un nome e cognome ed è Demetrio Sartiano, mentre per dare un giudizio chiaro e definitivo al Patron Ettore Serra bisogna attendere ancora una settimana. Parzialmente un’idea già c’è visto che negli ultimi mesi, nelle poche dichiarazioni fatte alla stampa, ha tentato di tranquillizzare il popolo neroverde con promesse che non hanno mai avuto (fino ad ora) seguito in termini concreti.
Di certo in questo momento sono i tifosi a soffrire più di tutti. Nei due anni di gestione Serra non hanno mai fatto mancare l’appoggio e la sola idea di non vedere il Chieti iscritto al prossimo campionato di Serie D è di per sé una sconfitta. Sono ore decisive.