Chieti, daspo di 4 anni per Mancinelli. La società: “Distanti da ogni atto di violenza”

Un daspo (divieto di accedere, nello specifico, a manifestazioni sportive) della durata di ben 4 anni è stato emesso ai danni di Alessandro Mancinelli, dirigente incaricato alla sicurezza ed alla logistica del Chieti, dopo i fatti del match interno contro L’Aquila di domenica scorsa.

Come noto, infatti, una bottiglietta d’acqua avrebbe colpito il team manager dell’Aquila, Piero Rotili: sui fatti ha indagato la Digos, con la successiva emissione (a firma del questore De Cicco) di un divieto di accedere alle manifestazioni sportive per il periodo sopra citato ai danni del dirigente teatino.

Il trauma ricevuto da Rotili sarebbe stato refertato come guaribile entro 7 giorni dal Pronto Soccorso di Avezzano. Ai danni di Mancinelli, secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Centro”, sarebbe stata sporta anche una querela per lesioni personali aggravate.

Il dirigente del Chieti potrà ricorrere avverso il provvedimento amministrativo già citato entro 30 giorni al Prefetto o entro 60 giorni al TAR.

Il Chieti, stamane, si è esposto pubblicamente sulla vicenda. Ecco il comunicato della società.

Con l’augurio e la speranza che Alessandro Mancinelli possa risultare estraneo ai fatti accaduti e a lui contestati nel post partita contro L’Aquila, Chieti F.C. 1922 prende le distanze da qualsiasi atto di violenza. Un atteggiamento da cui la società neroverde si discosta, sia dentro che fuori dal campo di gioco.

Contestualmente l’impegno del Direttore del Personale Gaetano Alessandria, in concomitanza con il Direttore Generale Demetrio Sartiano e condiviso con la proprietà, sarà quello di individuare una figura idonea e che possa ricoprire la mansione nel pieno rispetto dei nostri principi“.

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