Trasferta impegnativa quella del Chieti a Sora. I neroverdi affronteranno una squadra che di recente ha cambiato anche allenatore (via Campolo, dentro Schettino) e lo faranno con alcune assenze importanti. Cosi mister Ignoffo: “La squadra sta bene, si è allenata in maniera intesa tutta la settimana. Abbiamo avuto un piccolo problemino con Ceccarelli questa mattina. Valuteremo tra stasera e domani mattina. Sono fiducioso da un punto di vista, dall’altro bisognerà attenzionare bene il fatto di non cercare di non creare un danno importante dopo. Preservarlo per la Samb? No, io guardo la partita di domani che è molto importante. La reputo una di quelle partite chiave, il Sora è una squadra giovane e questo girone è molto particolare. Le partita nascondono sempre delle insidie, noi dobbiamo fare attenzione soprattutto nell’approcciare bene con forza e veemenza e fare una prestazione importante”. Ancora su Ceccarelli: “Ieri a fine allenamento ha sentito una piccola contrattura, valuteremo in queste ore per capire l’entità. Sono tutti convocati tranne Balić che comunque è disponibile e Didio, quest’ultimo ieri ha avuto un ricaduta al ginocchio”.
Su Filippo Manzari, nuovo innesto under in porta: “E’ una soluzione in più. Noi abbiamo una ragazzo che è Tricca che ha ancora la necessità di lavorare e crescere ma trovarsi solo con uno tra Servalli e Mercorelli è un rischio che non ci possiamo permettere di correre. Abbiamo preso un altro under 2004 che eventualmente a recupero di Mercorelli sarebbe una terza soluzione disponibile per quanto concerne il ruolo dei portieri. Domani Manzari sarà in panchina se non ci saranno complicanze sul tesseramento”.
Sulle prestazioni convincenti degli Under: “I ragazzi che abbiamo a disposizione, soprattutto per quanto concerne gli under, sono già maturi. Due sono arrivati con me da Ragusa, hanno disputato un campionato intero e lo hanno fatto anche di livello. Casciano e Cordova non li conoscevo, abbiamo anche Di Matteo che ha trovato pochissimo spazio ma è un ragazzo che spero quanto prima di dargli un’opportunità. Abbiamo anche un 2005 Canneva. Dobbiamo continuare a lavorare per la loro crescita e se ci sarà occasione inseriremo qualche altro under per aumentare la competitività ma anche per la possibilità di avere da parte mia scelte in più ruoli sotto quell’aspetto. Sarà importante rendere il reparto degli under più risolutivo e competitivo perché con la competizione hanno una crescita di livello importante. E questo avviene durante la settimana perché stiamo in campo dieci ore mentre una partita dura 90 minuti”.
In caso di forfait di Ceccarelli: “Ci potrebbe essere Gibilterra, Oddo o Arioli. Ci sono due-tre soluzioni, ho iniziato a pensarci questa mattina”.
Sul campo sintetico: “La squadra ha sempre lavorato sul sintetico. Questa settimana abbiamo fatto un cambiamento di campo da quello di Bucchianico a quello di Rosciano. Entrambi sintetici ma sono due terreni differenti. Il campo di Sora non lo conosco, da sintetico a sintetico possono esserci delle differenze”.
Dieci marcatori differenti: “C’è una partecipazione di tutti alla fase offensiva e tutti danno un contributo a prescindere da quello che è il proprio ruolo. E’ importante che ci sia unione di intenti all’interno e allo stesso modo e tempo la capacità di dover fare i difensori quando c’è la necessità di farlo per un attaccante e viceversa. La partecipazione di tutti è massimale”.
Sul Sora: “Squadra giovane e ho visto che dell’entusiasmo, della corsa e la capacità di avere la spensieratezza ne fa la sua forza. Gioca con un 2008, due 2005 e un 2004 in più, troviamo una squadra che dell’entusiasmo ne fa la sua arma migliore. Recentemente hanno cambiato anche allenatore e questo non ci dà modo di poter pensare su una soluzione o su un’altra. Nonostante abbiamo guardato un po’ quello che hanno fatto nell’ultima partita con l’ultimo allenatore, dopo una sconfitta non si sa mai un allenatore nuovo che arriva se vuole provare situazioni diverse. Noi dobbiamo farci trovare pronti perché sappiamo benissimo che non è solo il modulo che fa la squadra ma sono i giocatori che fanno il modulo. Nell’atteggiamento e nelle qualità si trova l’espressione massima della squadra. Dobbiamo far leva sul fatto che dobbiamo essere padroni del nostro destino, a prescindere dagli avversari. Oltre al fatto di avere una nostra identità e personalità. Nelle ultime partite la squadra mi ha fatto vedere sotto questo punto di vista delle cose importanti”.