Verso Rimini-Pescara, Baldini torna filosofo: “La magia accade, non la so spiegare ma so che è così”

Il Pescara giocherà domani sul campo del Rimini in un match che potrà raccontare effettivamente molto sulle speranze dei biancazzurri nella prossima Serie C. Il tecnico Silvio Baldini, oggi in conferenza stampa, ha parlato della sua rosa: “Tra i giocatori c’è una competizione, quelli più in palla giocano” ha raccontato sugli undici che scenderanno in campo, “poi, avendo cinque cambi, puoi cambiare mezza squadra quindi non c’è problema“.

Baldini ha poi spiegato che bisogna “giocare senza pensare al risultato, senza pensare ad altro che non sia la prestazione. Quando si fa così, si fanno grandi partite e ci sono grandi possibilità di vincere”. Su Merola: “Dalla prossima settimana si allenerà con noi, ha finito questo periodo e poi dovrà fare un adattamento con la squadra. Nella prossima gara poi sarà in panchina, ha della classe e riesce a fare gol: siamo qui che lo aspettiamo“.

Sul Rimini: “Andiamo a fare la nostra partita, senza pensare a niente, né che sia facile né difficile. Siamo consci di avere un certo valere, con questa coscienza di avere caratteristiche per tirarle fuori. Se non le tiriamo fuori l’avversario ci mangia, ma se il Pescara fa il Pescara sarà dura per tutti“.

Sugli addii di Tommasini e Cuppone, che sono partiti bene in altre piazze: “Sui giocatori che non ci sono più? Non ne parlo, sono felice che non ci siamo perché erano felici di andare via, figurati come sarebbero stati con me… Chi deve stare qui deve amare la maglia ed i colori biancazzurri. Vedremo alla fine chi gioirà, se chi è andato via o chi è rimasto… il tempo è sempre galantuomo“. Sul nuovo arrivato Tonin: “Fino ad ora non è esploso, penso Pescara possa essere la piazza giusta per lui, come ha dimostrato tanto in queste due gare Vergani. Ho bisogno di questi giocatori, del fatto che vinca il Pescara e non il bomber. Le caratteristiche di Tonin? E’ un giocatore abile, attacca gli spazi con grande rapidità, ha bisogno di fare gol per sentirsi utile alla squadra. Non è in competizione con Vergani, può giocare in tutti e tre i ruoli, come quando a Palermo ho fatto giocare Brunori con Soleri“.

Finale filosofico per Baldini: “So che il lavoro alla fine ci pagherà, e so che questa magia, che non si può sperare, esiste: spiega anche perché la gente aumenta. E’ un posto in cui la gente, senza saperlo, si sente partecipe. Il popolo diventa sempre più grosso negli spazi che andranno ad occupare allo stadio. Dove c’è magia c’è passione, ed avviene sempre nei soliti posti. In questi posti, come è successo a Palermo e succederà qua, si è ripetuta con una certa costanza negli anni. Magari avviene un qualcosa di straordinario… non lo so spiegare, ma so che queste cose accadono, e sempre negli stessi posti“.

Fonte foto: Pescara Calcio. Credits: Massimo Mucciante.

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