Chieti, puoi uscire dalla crisi

L’avvento di Gennaro Iezzo sulla panchina del Chieti non ha portato ad una svolta in termini di risultati. Lo dicono i dati: in 5 partite l’allenatore campano ha raccolto 3 punti (2 sconfitte e 3 pareggi). Le statistiche non sono di certo dalla sua parte ma il calcio non è fatto solo di numeri e bisogna analizzare la situazione sotto ogni punto di vista.

Le sconfitte sono arrivate contro Atletico Ascoli – i marchigiani hanno meritato il successo nell’arco dei 90′ – e Roma City. Al netto di quelli che sono i proclami estivi, i laziali sono una delle società ad aver investito maggiormente sul mercato nella costruzione della rosa. E’ servita una prodezza Di Renzo, capocannoniere del girone con 15 gol. Doveroso aprire una parentesi e un confronto visto che tutti gli attaccanti neroverdi andati in gol (4) arrivano a 13 reti totali. Gli uomini di Maurizi Agenore hanno espugnato l’Angelini fallendo un rigore e nella ripresa sono stati graziati dalle occasioni mancate di Gatto A., Fall (due) e quella di Ardemagni.

Nell’analisi va detto anche che la squadra è stata presa in mano da pochissimo tempo, sta prendendo forma e assumendo una certa identità. Emblematiche e non poco sono le ultime due partite contro Vigor Senigallia e Sora.

Al “G.Bianchelli” i neroverdi sono passati in vantaggio grazie al solito Forgione ma in pieno recupero la Vigor è riuscita a strappare il pareggio sfruttando la superiorità numerica a causa della doppia ammonizione rimediata da Laziz. Decisone severa e discutibile quella di Riccardo Dasso di Genova e che ha probabilmente compromesso lo sviluppo nonostante il pareggio sia stato alla fine il risultato più giusto. Indubbiamente è stata una prova gagliarda quella dei ragazzi di mister Iezzo visto che il Chieti ha affrontato una delle squadre migliore di questo girone con carattere e determinazione. In queste partite componenti come queste possono fare la differenza e sono necessarie per dare un’identità (anche caratteriale) ad una rosa ritoccata e presa in mano da pochissimo tempo.

Contro il Sora discorso per certi versi molto simile. In aggiunta in neroverdi hanno fatto intravedere cose importanti sotto il punto di vista del gioco, dinamiche mai viste nel girone di andata. Anche qui la sorte non è stata amica dei neroverdi; dopo il gol di Vesi ci sono state occasioni importanti e non sfruttare per arrotondare e mettere al sicuro la contesa. Gubellini, ad inizio secondo tempo, ha rimesso tutto in equilibrio. Poi, c’è stata una reazione veemente e che ha portato il Chieti a produrre tanto ma non a concretizzare delle nitide palle-gol.

A queste due prove va aggiunta quella all’esordio contro L’Aquila. In un ambiente ostico e contro un’avversaria di livello, i neroverdi sono riusciti a trovare la via del pareggio grazie all’invenzione di Castellano e alla freddezza di Gatto A. a tu per tu con il portiere. Una prestazione importante sotto il profilo dell’atteggiamento ma anche per quello che si è potuto intravedere in termini tattici.

Per i teatini adesso si apre un trittico davvero molto importante. Domenica prossima c’è l’ostica trasferta contro il Tivoli dell’ex Battisti, segue il derby con l’Avezzano, poi il Vastogirardi all’Angelini ed infine la sfida esterna contro l’Alma Juventus Fano. La vera sensazioni è che a questa squadra occorre una vittoria per proseguire un percorso tecnico che ha delle basi importanti ma anche per rilanciare l’umore dell’intero ambiente.

(Foto Chieti F.C. 1922)

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