Fanno bene e non è un caso, Bucchi ci presenta Cesena e Recanatese

Tra i doppi ex di Pescara-Cesena, spicca sicuramente Cristian Bucchi che da calciatore ha vestito entrambe le maglie, sedendosi poi anche sulla panchina dei biancazzurri. Contattato dalla nostra redazione, l’allenatore che nella scorsa stagione era ad Ascoli, ha espresso il suo punto di vista sulle prossime avversarie delle abruzzesi di Serie C, Cesena e Recanatese. “Sono due squadre che stanno facendo benissimo e non è un caso“, esordisce, proseguendo con un’analisi più dettagliata.

CESENA
Seguo moltissimo il Cesena, essendo di Cesena e vivendo vicino allo stadio. E’ l’organico più forte, completo e ben costruito della categoria. Ha tutti i punti di forza: società solida, bravissimo direttore sportivo e bravissimo allenatore. E’ una squadra quadrata ed arrembante che si entusiasma anche grazie alla spinta del suo pubblico. Non a caso è prima, sarà la squadra da battere in assoluto. Più che sui singoli, mi soffermerei sul collettivo, perché i bianconeri possono arrivare al gol con chiunque. I quinti supportano molto l’azione, i centrocampisti (vedi Berti, Varone e Saber) si inseriscono e sono determinanti. Tra tutti gli attaccanti, chi gioca fa bene e segna: Ogunseye, Corazza, Shpendi e Kargbo. E poi ha una difesa granitica, strutturata e fisica. Nei calci piazzati sono pericolosissimi.

RECANATESE
La Recanatese l’ho seguita un po’ meno, ma si nota subito la mano dell’allenatore. E’ una squadra organizzata che gioca molto bene, in grado di dare continuità alla stagione scorsa ed a quella ancora precedente. Ne è un esempio mister Pagliari che è a Recanati dalla Serie D. Lo scorso anno ha costruito un’idea ed un’intelaiatura di squadra, mettendo successivamente dentro nuove pedine. Credo che l’esperienza dei suoi giocatori di grido sia fra le sue caratteristiche principali. Mi vengono in mente Sbaffo e Melchiorri, qualitativamente molto forti, capaci di incidere e spostare gli equilibri. E poi forniscono garanzie e fiducia ai calciatori più giovani e meno esperti, mettendoli nelle condizioni migliori di potersi esprimere.

Credits foto: Ascoli Calcio

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